Poesia n° 15

 

 

 

e poi lo sai,

ci sono sere

che ti cadono dentro

uccise da un tramonto

che non sa più

come andarsene.

e che

l’autobus in partenza

per Fresno

resta per sempre

incollato alle sue ruote,

consumato da un miliardo

di chilometri a sputare polvere

sulla pancia gialla di sta terra

sgonfia.

... che

di giorno anche questo

ponte, senza amore,

è solo un secchio di ruggine

buttato, a caso, 

sotto una coperta blu

a nascondersi mucchietto d’ossa.

Sta lì …………………

divorato di passaggi,

resta solo un abbraccio

mancato sulle rive

asciutte del pacifico.

e poi è di notte,

solo di notte

che Frisco si restituisce

bella per davvero,

e se la cerchi bene

la trovi nascosta

dentro un tram di temporali,

stretta la gola di fili elettrici

legati al vento,

di luci bianche appese al collo

come collane accese

che cadono al petto

di lampi artificiali,

ma lei non trattiene per sé

nemmeno l’istante,

e quello si lascia morire 

e rinascere 

fra le sue cosce.

e c’è anche il buio 

delle sue vie che, votate al deserto,

si tuffa di secoli all’oceano

senza mai provarci veramente,

ma la notte, è lì che non t’aspetta

ed è una bambina alla stazione, 

seduta ad aspettare sulla sua valigia 

lasciata aperta di sogni ...